Lo Hobbit: La Desolazione di Smaug – La Recensione

a cura di Etto Basciano

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Questa recensione, premetto, sarà breve.

Perché c’è solo una cosa da dire su La Desolazione di Smaug:

IL DRAGO. DIO MIO, IL DRAGO.

Com’è la prima parte del film? Ok. Divertente, ben girata (la scena dei barili mi è piaciuta parecchio, nonostante qualche ripresa un po’ meh), interpretata benissimo, ottimi gli effetti speciali e la colonna sonora, nella norma del solito Peter Jackson (magari qualche scena non presente nel libro se la potevano risparmiare tipo i Nani che spuntano dal gabinetto e il triangolo amoroso dell’Elfa Tauriel ma ho trovato interessante l’inclusione a sorpresa di Sauron).

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Ma adesso arriviamo al fulcro del film.

Il Drago Smaug.

è

semplicemente

perfetto.

La computer grafica è perfetta. Non sembra uno di quei pupazzoni in CGI, anche fatti bene, che ti danno sempre l’effetto di “fatto al computer” nono, è un vero Drago davanti ai tuoi occhi!

E l’interpretazione… Benedict Cumberbacht è allo stesso livello di Andy Serkins quando ci diede Gollum ne Le due Torri.

Qui in Italia è stato doppiato da Luca Ward, nel suo doppiaggio migliore dopo quello de Il Gladiatore.

Quindi guardatevelo in Italiano e subito dopo rivedetelo in lingua originale.

Intanto gustatevi la sua voce qui.

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Insomma, fan di Tolkien o no: guardatelo. Per forza.

Il drago migliore di sempre vi aspetta.

Ed è un figo della Madonna.

Voto: 9,5 (causa Drago)

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enjoy!

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